Il comma 714 dell’art. 1 della legge di bilancio 2022 ha modificato la disciplina di intervento dei fondi pubblici di Venture Capital, estendendone l’applicabilità oltre alle start-up innovative anche alle PMI innovative.

I fondi, gestiti da CDP, sono stati creati per supportare le start-up in tutte le fasi del ciclo di vita, con l’obiettivo di rendere il sistema del venture capital un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione dell’Italia.

I fondi di investimento gestiti da CDP Venture Capital SGR sono:

  • Fondo Italia Venture I per supportare le start-up lungo tutto il ciclo di vita delle imprese (dalla fase seed al late stage);
  • Fondo Italia Venture II per supportare le start-up con focus nelle regioni del Sud Italia;
  • Fondo di Fondi VenturItaly per favorire la nascita di fondi di Venture Capital anche di nuova costituzione;
  • Fondo Acceleratori, per favorire la nascita di un ecosistema di acceleratori di impresa a supporto delle start-up;
  • Fondo Boost Innovation, per favorire co-Investimenti con partner industriali / istituzionali in imprese caratterizzate da forte innovazione di prodotto e/o servizio sia in fase pre-seed / seed, sia in fase più avanzata;
  • Fondo Technology Transfer, per favorire Investimenti diretti e indiretti al fine di accelerare la nascita e lo sviluppo delle start-up deep tech e di fondi di investimento specializzati nel trasferimento tecnologico;
  • Fondo Evoluzione, per favorire investimenti diretti, attraverso round A e B, nelle migliori start-up e PMI innovative guidate da imprenditori talentuosi e ambiziosi;
  • Fondo Rilancio Start-up, che co-investe con investitori regolamentati e/o qualificati in start-up o PMI innovative italiane che: 1) siano state ammesse alle agevolazioni Smart & Start; 2) abbiano subito una riduzione di almeno il 30% dei ricavi nel 2020 rispetto a uno dei semestri del 2019.

Adesso potranno essere beneficiarie di tali investimenti anche le PMI innovative, ossia le PMI che:

  • abbiano sostenuto spese in ricerca e sviluppo maggiori o uguali al 3 per cento del maggior valore fra costo e valore totale della produzione;
  • abbiano almeno i 1/3 dei dipendenti o collaboratori con laurea magistrale oppure 1/5 di dottorati, dottorandi o laureati con almeno tre anni di attività di ricerca certificata;
  • almeno un brevetto o una privativa industriale.