Le banche italiane hanno cambiato atteggiamento nell’offerta di credito alle imprese: dopo quattro anni consecutivi di allentamento delle condizioni praticate, è arrivata la prima “stretta”, generalizzata per dimensione di impresa e settore produttivo, sia da parte delle cinque “big” del settore sia da parte delle banche di minori dimensioni. In tutto sono stati coinvolti 280 istituti di credito.

La constatazione è stata fatta dalla Banca d’Italia grazie al lavoro prodotto dalle Filiali dell’istituto di via Nazionale. Queste ultime a marzo hanno condotto la nuova edizione dell’indagine sulle banche a livello territoriale, Rbls, acronimo inglese per Regional Bank Lending Survey riferita al secondo semestre del 2018. La principale evidenza è il «lieve inasprimento» delle condizioni di offerta del credito per la prima volta dal 2014 in tutta Italia e per le imprese sia dell’industria che dei servizi. Per le imprese edili, che già soffrivano condizioni restrittive da parte delle banche, queste ultime «si sono ulteriormente irrigidite».

In parallelo, l’indagine rileva anche un rallentamento nella domanda di prestito da parte delle imprese, fatta eccezione per quelle del Nord Est; invariate quelle delle imprese del Nord Ovest, mentre sono risultate in leggero calo quelle delle realtà del Centro Sud.