Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso la crescita dell’Italia per il 2022, ma anche quella mondiale rallenta. La stima, contenuta nell’aggiornamento del World economic outlook, prevede un Pil italiano del +3,8% (0,4 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre).
Migliorano invece le previsione per il 2023, la cui crescita è prevista al +2,2%, ovvero 0,6 punti in più sulle previsioni precedenti. Il Pil globale, invece, aumenterà quest’anno del 4,4% dopo il +5,9% del 2021.
In rallentamento anche la Germania, che crescerà quest’anno del 3,8% (-0,8%) e il prossimo del 2,5% (+0,9%). La Francia segnerà un +3,5% nel 2022 (-0,4%) e un +1,8% nel 2023 (invariata). Per la Spagna è prevista una crescita del 5,8% quest’anno (-0,6%) e del 3,8% il prossimo (+1,2%). Il pil britannico è atteso a +4,7% quest’anno (-0,3%) e a +2,2% nel 2023 (+0,3%).
A pesare a livello globale è soprattutto la drastica revisione al ribasso per Stati Uniti e Cina.
Il Pil a stelle e strisce è previsto salire del 3,9% quest’anno, l’1,2% in meno rispetto alle stime autunnali: pesano le difficoltà della Casa Bianca a ottenere il via libera per il Build Back Better, la fine anticipata della politica monetaria accomodante della Fed e la carenza di forniture.
Le dure restrizioni contro il Covid con la politica della tolleranza zero e le tensioni sul mercato immobiliare rallentano anche la Cina, attesa a crescere quest’anno del 4,8%, ovvero 0,8 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre, limando al ribasso di 0,1 punti anche la crescita del 2023 a +5,2%.
L’India invece continua la sua corsa, con il Fmi che prevede una crescita del 9,0% quest’anno e del 7,1% il prossimo, in rialzo in ambedue i casi di 0,5 punti.
Limate invece le stime della Russia: il pil è previsto a +2,8% nel 2022 (-0,1) e al +2,1% nel 2023 (+0,1).
Il Brasile è atteso crescere dello 0,3% quest’anno (-1,2 punti) e dell’1,6% nel 2023 (-0,4).